Conto alla rovescia per la Cancelliera Merkel

È ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per la cancelliera Merkel. Un'elezione apparentemente secondaria, quella a capogruppo parlamentare dell'Unione (CDU/CSU), si è trasformata nell'inizio della fine del sistema Merkel. Volker Kauder, fedelissimo della Kanzlerin, e capogruppo da ben tredici anni, addirittura da un giorno prima dell'insediamento del primo governo Merkel nel 2005, è stato spodestato dal suo vice Raph Brinkhaus. Kauder, 69 anni, non era ben visto da molto tempo nel gruppo parlamentare dei conservatori tedeschi. L'ultima volta, un anno fa, fu confermato con il 77 per cento dei voti, pur senza avere uno sfidante. I segnali del traballante potere di Kauder erano noti. Eppure nessuno fino ad ora aveva osato sfidare uno degli uomini più vicini ad Angela Merkel. Ci ha provato Ralph Brinkhaus, non un gigante del partito, ma un onorabile parlamentare di cinquant'anni, già vice di Kauder ed esperto di politiche fiscali. Ha ottenuto 125 voti contro i 112 per il capogruppo uscente, due gli astenuti.
L'elezione di Brinkhaus non è solo una ribellione al poco amato Kauder ma un segnale di sfida ad Angela Merkel che ormai non controlla più il gruppo parlamentare ed il suo partito (la CDU), e fino ad ora ha avuto molte difficoltà nel guidare una colazione di governo precaria.
Esattamente un anno fa, Merkel vinceva (male) le elezioni politiche a cui seguirono le note difficoltà per la formazione di un governo, prima secondo la schema di una colazione Giamaica, e solo dopo diverse trattative, con una Grande Coalizione con la SPD. Un anno dopo le elezioni Merkel è ancora più in crisi. Indebolita dal ribelle Ministro degli Interni Horst Seehofer e dall'ascesa dell'estrema destra di AfD, ma anche da una nuova generazione di aspiranti leader nel suo partito. Con la sconfitta di Kauder è definitivamente all'angolo e sulla difensiva. I prossimi appuntamenti elettorali decideranno quando e nella forma con cui la cancelliera lascerà il passo. Già il prossimo mese si voterà in Baviera e poi successivamente in Assia. Se in Baviera il problema non è tanto di Merkel quanto dei cristiano sociali bavaresi, le elezioni in Assia potrebbero rappresentare il prossimo vero ostacolo politico con Volker Bouffier (CDU), Ministro-Presidente uscente, in difficoltà a mantenere una coalizione di governo con i Verdi.
Il vero momento di grande difficoltà arriverà nel 2019. Tra maggio e settembre-ottobre, la cancelliera potrebbe non reggere a quattro tornate elettorali che si prevedono difficilissime per i cristiano-democratici. A maggio si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del parlamento europeo, e già queste potrebbero rappresentare un piccolo terremoto politico in Germania (e non solo). Tuttavia, il momento della verità arriverà il primo settembre con le due elezioni nei Länder del Brandeburgo e della Sassonia, dove l'estrema destra dell'AfD insidierà la CDU al primo posto, così come, poco dopo, il 27 ottobre in Turingia. Tre regioni dell'ex Germania Est dove AfD è molto forte. Se alle elezioni europee Merkel potrebbe anche sopravvivere, è difficile immaginare che possa farlo alle tre elezioni regionali del 2019. Diversamente da come riportato da alcuni giornali, Angela Merkel non aspira a diventare Presidente della Commissione europea, ruolo che sarebbe del resto, molto meno influente e incisivo del cancellierato tedesco. È molto più probabile che semplicemente si sia arrivati alla fine naturale di un ciclo politico lunghissimo per i tempi della politica attuale e, comunque, tra i più lunghi della storia politica della Repubblica Federale tedesca, inferiore solo a Helmut Kohl e che ha quasi eguagliato l'era di Konrad Adenauer.

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