Martin Schulz è l'antimerkel - cosa cambia per la Spd




La decisione ha sorpreso tutti. Dai commentatori politici ad Angela Merkel fino all stessa SPD. Da settimane oramai Sigmar Gabriel agiva da candidato in pectore: interviste, dichiarazioni, incontri con i cittadini. Un attivismo che lasciava chiaramente intendere che sarebbe arrivato presto l'annuncio ufficiale della sua candidatura. Eppure, ancora una volta, Sigmar Gabriel, da grande tattico della politica tedesca, ha sorpreso tutti. Ha fatto un passo indietro e lasciato spazio a Martin Schulz come candidato al Cancellierato per le prossime elezioni federali del 24 settembre. Del resto i dati sulla popolarità non davano scampo a Gabriel che era stabilmente oltre dieci punti indietro rispetto alla Cancelliera. 

Martin Schulz è un calciatore mancato a causa di un infortunio, ex libraio, in passato ha avuto anche qualche problema con l'alcool, come confessò ad un'intervista alla Bild nel 2013. E' un socialdemocratico della primissima ora, tradizionale, della provincia del Nord Reno Westfalia, abituato a fare campagna elettorale e molto più popolare di Gabriel sia nella società sia nel partito. La lontananza dalle stanze del potere di Berlino, avendo fatto politica prevalentemente nella sua regione (il Nord-Reno Westfalia) e poi al Parlamento europeo, di cui è stato Presidente per cinque anni, lo rendono, paradossalmente,  una personalità "nuova" rispetto al resto della classe politica tedesca. 
Sarà sufficiente a rilanciare la Spd? Difficile dirlo ora. Non ci sono elementi concreti per fare una previsione. Certo è che Schulz è l'unico che, forse, potrebbe farcela. 
I socialdemocratici si preparano ad una campagna elettorale in cui dovranno presentarsi più radicali rispetto a quanto hanno fatto nelle ultime tornate elettorali del 2013 e del 2009. E in questo senso Schulz è la migliore opzione possibile in questo momento. Del resto, sarà più credibile nell'attaccare la Cancelliera visto che non ha fatto parte dell'ultimo governo di Grande Coalizione. Per Gabriel, vice cancelliere e con un super ministero all'economia e all'energia, sarebbe stato molto più difficile proporsi come alternativo a Merkel
Inoltre già durante le elezioni europee del 2014, quando Schulz si candidò alla Presidenza della Commissione, il profilo politico era molto antimerkeliano. In quella campagna elettorale attaccò duramente la gestione della crisi economica da parte della cancelliera così come l'idea d'Europa di cui Merkel si faceva portatrice. Schulz, da grande europeista, ha sempre creduto nel rafforzamento del processo di integrazione europea ed in un'Europa della solidarietà. In questo senso, Merkel e Schulz non potrebbero essere più diversi.     
Infine, dietro la sorprendente passo indietro di Gabriel (e di occupare la poltrona di Ministro degli Esteri) c'è anche la prospettiva di un suo ritorno tra qualche tempo, nel caso in cui Schulz dovesse fallire nella sfida contro Angela Merkel. Gabriel è certamente un politico con poco carisma ma è un grande tattico. Tesserà le fila della politica tedesca ancora a lungo.


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