La Germania esporta sempre più armi

La Repubblica Federale Tedesca continua a fare ottimi affari con la vendita di armi. Se nel 2014 l’export di armi ammontava a 2,2 miliardi di euro, solo nella prima metà del 2015 è arrivato già a ben 3,5 miliardi. Il consistente aumento è dovuto principalmente alla vendita di aerei alla Gran Bretagna (il 34,8 per cento dell’intero volume). Ma non è finita qui. Altri 1,8 miliardi di euro (circa il 51 per cento) dell’export di armi viene dalla vendita di armi a paesi dell’Unione Europea o della Nato, a cui si deve aggiungere, però, la vendita di sommergibili a Israele. 

È, invece, drasticamente diminuito il commercio di piccole armi passato da 39,5 milioni di euro nella prima metà del 2013 a 21,3 milioni nella prima metà del 2014 fino a scendere a 12,4 milioni nella prima metà del 2015. Si tratta del più basso dato da 15 anni (fonte: Ministero dell'Economia)
Questi dati rivelano un duplice aspetto. Diversamente da quanto sostenuto in passato dal ministro dell’economia e leader della SPD Sigmar Gabriel, il commercio tedesco di armi resta molto florido, addirittura in aumento. Dall’altra parte, però, c’è da sottolineare la drastica diminuzione dell’export di piccole armi che rappresentava in realtà, l’aspetto più imbarazzante per il governo di Berlino se sommergibili o aerei vengono venduti solo a paesi partner, il commercio delle piccole armi è in gran parte incontrollato e incontrollabile e non è escluso che queste arrivino, in seconda battuta, a criminali o organizzazioni terroristiche. 

La Germania resta il terzo esportatore al mondo di armi dopo USA e Russia.

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